Il gestore di proprietà Lavanda diventa un fornitore di tecnologia

Lavanda, un tempo società di gestione immobiliare, ha realizzato che la tecnologia che ha sviluppato per la propria azienda poteva aiutare a far crescere altre aziende. Hanno capito che i grandi proprietari potrebbero migliorare il loro rendimento entrando nel mercato degli affitti a breve termine e hanno così deciso di offrire loro l'accesso a gestori di immobili che potrebbero gestire le loro unità immobiliari, nonché la tecnologia a supporto delle operazioni. Potete guardare l'intervista completa su YouTube o ascoltarla su Apple Podcast, Spotify, Google Podcast (solo negli Stati Uniti). Ulteriori stazioni: https://anchor.fm/secretsaucepodcast

№ proprietà connesse +10,000
Sede centrale Londra, Regno Unito
Tecnologia utilizzata Rentals United + Outswitch
Sito Visit Now

Sfide aziendali

Inserzione di più proprietà in modo efficiente e preciso su tutti i siti web di prenotazione

Mantenere tariffe notturne competitive con aggiornamento in tempo reale su tutti i siti di annunci

Automatizzare le operazioni per focalizzare le risorse sulla crescita del business

Vogliamo essere operativi sul maggior numero possibile di canali per aumentare la visibilità di ogni unità immobiliare.

Soluzioni

Rentals United Channel Manager

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Altre Info
Rentals United connessione API

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Altre Info

Outcome

According to the CEO of Lavanda, there's a large fragmentation of audiences and a lot of very interesting innovation taking place. With many players coming up in the corporate space, in the medium term let space and in the classic short term space, Lavanda needs channel manager partners that can allow their different customers to advertise on all the platforms they're interested in.

10,000
Unità Immobiliari Residenziali
$10M
Ricavati
3 PILASTRI
Crescita, Sviluppo, Distribuzione
35
Operatori

Intervista completa a Fred Lerche-Lerchenborg CEO di Lavanda

Vanessa: Raccontaci brevemente cosa facevi prima di Lavanda e del tuo ruolo attuale presso Lavanda.

Fred: Sono amministratore delegato(CEO) di Lavanda da 1 anno e precedentemente sono stato direttore operativo (COO) di Lavanda per 3 anni, da quando l’azienda è stata fondata. In passato mi occupavo di finanza. Ho trascorso 10 anni nel campo degli investimenti bancari e della gestione delle risorse, durante i quali ho contribuito alla costituzione di un fondo azionario globale da tre miliardi di sterline. Poi in merito di M&A (fusioni e acquisizioni) ci siamo concentrati sulla tecnologia e sulle telecomunicazioni. Inizialmente ero un investitore della PA in Lavanda e poi ho deciso di aggregarmi alla società. Da investitore sono diventato manager, poi COO e ora CEO.

Vanessa: Quindi il CEO è passato alla carica di presidente del consiglio di amministrazione?

Fred: Sì, è proprio così, Guy Westlake, il fondatore, ha assunto la carica di Presidente, sviluppando l’attività a livello internazionale man mano che ci espandiamo.

Vanessa: Quanto è grande il team oggi?

Fred: Siamo 30 persone, la maggior parte delle quali ha sede a Londra e circa la metà dei membri del team sono tecnici. Abbiamo circa 15 persone nel team di software, prodotti e ingegneria.

VERSO L’ECOSISTEMA TECNOLOGICO B2B
Vanessa: Parlami un po’ del marchio Lavanda per chi non lo conosce.

Fred: Abbiamo fatto un bel percorso! Eravamo una società di gestione immobiliare con sede nel Regno Unito che gestiva circa 500 case unifamiliari con piena operatività come marchio B2C. Durante quel percorso ci siamo resi conto che c’era l’opportunità di affrontare i grandi sviluppatori istituzionali che stavano iniziando ad interessarsi a questo settore e sviluppare un set di strumenti software in grado di sbloccare queste unità in maniera crescente e globale.

Così l’anno scorso abbiamo fatto una svolta e ora siamo un marchio esclusivamente B2B. Ci rivolgiamo a grandi fondi di investimento sul lato residenziale del business, come ad esempio Aberdeen Asset Management, LaSalle e alcuni grandi proprietari istituzionali statunitensi.

Tendono a possedere ciò che noi chiamiamo alloggi multifamiliari, ovvero grandi blocchi residenziali fino a 1000 unità immobiliari, ma generalmente ci sono circa 200 – 300 unità immobiliari destinate per lo più ad essere affittate. Inoltre grandi PBSA (residenze per studenti) e una serie di clienti diversi.

Dall’altra metà del nostro ecosistema abbiamo gestori di proprietà che utilizzano il nostro sistema, i quali sono piccoli gestori Airbnb che stanno diventando sempre più grandi. Dopodiché bilanciamo questo ecosistema sbloccando un ampio inventario da parte dei nostri partner residenziali che sono interessati agli affitti a breve e medio termine compensando il tutto con il nostro équipe di operatori fantastici.

RIEMPIRE LE UNITÀ IMMOBILIARI VUOTE PER I GRANDI PROPRIETARI
Vanessa: Wow, è incredibile! E hai realizzato tutto questo in un anno?

Fred: No, è da un po’ che va avanti così. In realtà alla fine l’abbiamo costruito noi stessi perché abbiamo constatato che abbiamo collaborato con molte persone e che c’erano tante tecnologie di alto livello in giro, ma una volta superate le 100 unità immobiliari, ci siamo resi conto che le tecnologie attuali non ci permettevano di crescere.

Per esempio, il check-in automatico e la ripartizione dei compiti in un piano di espansione multi-città. Una delle ultime funzionalità che abbiamo lanciato è un CRM integrato nella nostra piattaforma. I lead arrivano attraverso diversi siti web, da uno dei siti dei nostri clienti, lo valutiamo sulla base di molte fonti ricche di dati a cui abbiamo accesso, poi passa attraverso il CRM integrato nella piattaforma e viene poi gestito da un partner locale.

I gestori di proprietà incontreranno molti problemi durante il percorso di crescita da 5-10 a centinaia di unita’ immobiliari.

Così abbiamo sviluppato questa fantastica tecnologia principalmente per noi stessi, ma poi ci siamo resi conto che in realtà poteva essere interessante per gli altri partner e così abbiamo deciso di modificare la nostre attività operative. L’abbiamo distribuita per alimentare il nostro ecosistema, e poi abbiamo acquisito numerosi partner. Attualmente abbiamo 35 partner operativi che utilizzano la nostra piattaforma come loro principale PMS.
Abbiamo un numero molto elevato di proprietari di alloggi multifamiliari che si stanno iscrivendo alla nostra piattaforma. In tal modo le loro unità immobiliari vengono abilitate per le locazioni a breve e medio termine. Le ragioni per cui vogliono farlo includono i contratti di locazione di nuovi edifici: ovviamente ci sono molte unità immobiliari vuote e queste possono essere redditizie per i grandi proprietari di beni. Per i portafogli si tende ad avere dei valori bassi che possono variare tra il 2% e il 5%. Questi ultimi dipendono dal luogo in cui ci si trova, ma se ci si trova in certi territori che sono stati sovraffollati, potrebbero essere molto più elevati.
La nostra piattaforma elimina il 72% dei vuoti di questi portafogli.

Ci sono altre cose più eccitanti e innovative che stiamo facendo al momento. Come, ad esempio, il nostro concetto di “Resident hosting”, che consente di modificare i contratti di locazione per i residenti di grandi complessi residenziali. In questo modo possono accedere legalmente ai servizi Airbnb, Booking.com, Homeaway, ecc. Così si crea in modo efficace un quadro di riferimento per i proprietari di beni multifamiliari che si impegnano nell’economia della condivisione in un modo che non erano mai stati in grado di fare prima. Sapete, questo non è il loro pane quotidiano.

SCEGLIERE UN MANAGER COLLEGATO O GESTIRE LE PROPRIE OPERAZIONI

Vanessa: Quindi, se ho capito bene, tu sei un intermediario tra le grandi proprietà che potrebbero essere vuote e i gestori immobiliari che vorrebbero gestire queste proprietà. Voi gli fornite la tecnologia per gestire queste proprietà e li aiutate anche con l’aspetto legale.

Fred: Esattamente ed è tutto possibile tramite la nostra piattaforma. Se immaginate di essere un proprietario istituzionale con 10.000 unità immobiliari sparse in tutta Europa, ognuno dei vostri diversi progetti avrà esigenze e interessi molto diversi. Alcuni di essi potrebbero avere appartamenti con servizi inclusi, altri potrebbero essere solo nuovi edifici con molto spazio vuoto. La nostra piattaforma può aiutare a monetizzare il potenziale di affitti a breve e medio termine di questi immobili attraverso una piattaforma tecnologica che risolve l’intera gamma di servizi, dai canali di marketing, ai prezzi, fino alla gestione.

È interessante notare, e penso che questo sia unico per noi, che l’operatore può anche scegliere di gestire i propri asset utilizzando il nostro PMS. Una delle tendenze, che sono sicuro conoscerete, è che alcuni dei grandi gestori possono avere un dipartimento di servizio all’interno della loro struttura e di conseguenza sono interessati ad avere personale di manutenzione e operatori locali.

Ma come operano la tecnologia? Perché i sistemi tradizionali di gestione immobiliare a lungo termine non sono adatti a questo nuovo mondo di cui facciamo parte. Quindi ci integriamo con piattaforme più grandi, permettendo che tutto ciò avvenga e creando un PMS integrato per questi servizi. Così i grandi proprietari di beni possono dire: ” Ascolta, ho questo blocco da 500 unità immobiliari a Londra e ho un dipartimento di servizi e voglio gestirlo io stesso, ma per il mio progetto a Helsinki o Dubai preferirei esternalizzare le operazioni, perché voglio concentrarmi su altro”. Poi, a seconda di dove si trova il progetto, possiamo utilizzare uno dei nostri partner locali oppure loro possono utilizzare il PMS integrato.

VENDITA DI IP LEGALI E IP TECH AI GRANDI PLAYER
Vanessa: Incredibile, ma quante proprietà gestite in questo modo oggi?
Fred: Abbiamo ormai 10.000 unità immobiliari iscritte al programma Lavanda in tutto il mondo. Ovviamente cambierà quando saranno effettivamente attivate o meno, perché per noi è fondamentale che sia tutto incentrato su soggiorni legali e legittimi attraverso l’intera piattaforma con i grandi pionieri. Per i nostri clienti blue chip, naturalmente, ci sono tutti i tipi di regolamenti.

Così, ad esempio, a Londra avete 90 giorni di tempo. In Danimarca ne avete 70. Ci sono molte regole diverse e svariate situazioni. Ma ci stiamo espandendo con grandi partner, infatti abbiamo appena completato una raccolta fondi di serie A con la VC Wing di Henley Investment management. Sono nel business del private equity e possiedono altre 10.000 unità immobiliari in tutto il Regno Unito e negli Stati Uniti. Ci sono alcuni player molto importanti sul mercato, provenienti soprattutto dagli Stati Uniti, che sono molto interessati a tutto questo.

Anche in Europa stiamo vedendo sempre più spesso il capitale istituzionale aumentare nelle zone residenziali mentre i rendimenti sono sotto pressione, per cui sono sempre più interessati ad affitti a breve e medio termine per aumentare i rendimenti e realizzare progetti più rilevanti, sviluppare più stock, ecc…

Vanessa: Allora, come si fa a crescere? Come riuscite a trovare questi grandi partner? Spuntando ovunque? E’ una sorta di selezione?

Fred: Abbiamo un intero team B2B che si occupa efficacemente di attività di consulenza per i proprietari di immobili blue-chip. Ci sono cicli di vendita molto lunghi che richiedono molti investimenti. Abbiamo sviluppato un modulo assicurativo su misura con uno dei nostri partner per colmare le lacune dell’assicurazione sulle case. Abbiamo esaminato a fondo la procedura legale dei contratti di locazione al fine di creare una soluzione legale che modifichi i termini di locazione per gli affittuari a lungo termine e permettere loro di affittare a breve termine. Quindi esiste un gran mix di IP legale / IP tech in questa piattaforma.

Inizialmente, abbiamo iniziato in modo discreto con alcuni dei nostri primi partner, JLL, Aberdeen Asset Management ed Europa Capital. Per circa 18 mesi abbiamo lavorato con loro su un paio di progetti, limitandoci a testare il prodotto, a capirne il funzionamento, capire come poteva parlare a questi tipi di clienti e come poteva essere integrato nel nostro ecosistema.

Da dicembre 2018 circa, abbiamo iniziato a lanciare questo progetto a livello globale. Alla fine, i mercati finanziari sono un mondo relativamente piccolo. Ma una volta che si può dimostrare a un gestore di fondi con 10.000 unità immobiliari che è possibile aumentare i rendimenti anche solo di un paio di punti base o di una percentuale X, diventa una parte molto importante del loro kit di strumenti. Oltre al fatto che sono tutti molto interessati all’innovazione tecnologica.

E stiamo facendo molto riguardo ai siti di prenotazione diretta e ai portali per clienti, in ambito B2B. Non è il nostro marchio che si rivolge ai clienti, ma si tratta di permettere loro di avere un marchio fantastico che sia rilevante per gli affitti a breve e medio termine. Pertanto, per loro si tratta sia di aumentare i rendimenti, che di avere un partner tecnologico che possa seguirli per un periodo di 5-10 anni a partire da oggi. Come dici tu, inizialmente le case vacanza erano un business completamente diverso, mentre ora si è tutto mescolato ed è impossibile ignorarlo, perché in fin dei conti la gente usa Airbnb in modo illegale nei propri alloggi.

Probabilmente alcune persone stanno cercando di incaricare le società di gestione degli host per i loro beni e non sanno cosa sta succedendo, inoltre hanno molti problemi di sicurezza. Quindi ignorare tutto questo non è più un’opzione per questi grandi proprietari di case. Ma trovare un partner globale che possa crescere con loro e dare loro una soluzione tecnologica è in realtà piuttosto complesso per loro. Ecco perché ci concentriamo esclusivamente sul B2B e su questo segmento.

Per quanto riguarda la gestione immobiliare, siamo sempre alla ricerca di nuovi partner che siano operatori eccezionali nel loro territorio. Perché per noi è davvero importante lavorare con i migliori del settore. Così, man mano che l’ecosistema cresce e ci sono sempre più gestori di immobili in diversi segmenti in grado di svolgere un ottimo lavoro e di diventare sempre più visibili, possiamo cercare i migliori in ogni regione.

Sono stato in Medio Oriente per una settimana, ho incontrato tutti i tipi di manager immobiliari locali, tra i quali alcuni con cui speriamo di lavorare e che sono semplicemente fantastici. A Dubai hanno personale eccellente e ottime operazioni ed è a questo livello di eccellenza e professionalità che aspiriamo. In questo modo il grande pubblico non dovrebbe più considerarlo come un problema o una preoccupazione. Desidera sentirsi tutelato con un buon quadro di riferimento, in modo da potersi fondere con le diverse comunità.

SELEZIONARE GESTORI DI QUALITÀ
Vanessa: Quindi, se fossi il gestore di una proprietà oggi, presenterei la mia candidatura e sarei pronto ad occuparmi di queste proprietà?

Frank: Esatto, e abbiamo un processo di selezione abbastanza semplice. Li incontriamo, visitiamo la loro piattaforma. Di solito sono anche interessati a usare il nostro PMS, perché sono in una fase di sviluppo e sono interessati alla crescita. Quindi tendono ad avvicinarsi a noi dicendoci: ” Ascolta, ho 200 unità immobiliari e mi piacerebbe arrivare a mille, come posso riuscirci? Voglio entrare in questi mercati, so che avete dei partner che sono in questi mercati. Come possiamo lavorare insieme?” E mentre lavorano sulla nostra piattaforma, possiamo ovviamente capire chi è un buon operatore su quale mercato e aiutarli a svilupparsi.
In questo modo, possiamo far crescere la loro attività in modo efficace e diretto, fornendo loro un inventario senza costi di acquisizione. Inoltre, li aiutiamo anche a gestire effettivamente l’inventario, perché ottenere 200 unità immobiliari in più è una sfida significativa.

Vanessa: Vanessa: Il branding e la sua coerenza sono qualcosa che prendete in considerazione quando esaminate le candidature? È importante oggigiorno avere un proprio marchio come gestore di proprietà?

Fred: A mio parere sì, ma credo che tu sappia che tutti hanno punti di vista diversi a tale proposito. Credo che sia importante che i gestori siano in qualche modo al passo con la tecnologia, e credo che tutti lo dovranno essere. Con questo intendo che bisogna scegliere tra trovare dei partner al passo con la tecnologia o sviluppare una tecnologia propria. E hanno bisogno di un buon marchio. Stiamo iniziando a vedere dei nuovi arrivi con dei player davvero fantastici. Ce ne sono di più importanti come Altido, che ha già partecipato a questo podcast e che è un ottima società di gestione, anche con più amministrazioni.

Inoltre, anche a livello locale, in ogni città o paese, stiamo iniziando a vedere due o tre nomi che stanno emergendo in termini di qualità operativa. Il modo in cui trattano i loro ospiti è davvero importante. E poi penso che ci sarà una divergenza tra i fornitori di tecnologia per tali persone. Uno dei motivi per cui ci siamo orientati e concentrati su B2B e sulle tecnologie è che ci siamo resi conto che non potevamo occuparci di tutto. Non potevamo essere il più grande operatore al mondo ed essere il miglior fornitore di tecnologia ed essere B2B e tutto il resto. Quindi penso che la tecnologia e le operazioni inizieranno a diversificarsi.
Il nostro marchio è ora molto più di un marchio tecnologico, significa essere un innovatore, significa essere un fornitore di tecnologia davvero straordinaria per tutti i nostri partner e per i nostri clienti importanti. Si tratta di fornire loro questo ecosistema in cui Aberdeen Asset Management può dire ” Guarda, ho questi sei o sette schemi. So che la piattaforma Lavanda nel suo complesso mi darà accesso a operatori eccellenti o a una tecnologia sofisticata con cui posso progredire”.

SVILUPPARE LA TECNOLOGIA MODULARE E LAVORARE CON GLI AGENTI IMMOBILIARI
Vanessa: Ottimo! Parliamo un po’ di tecnologia. Dicevi di aver creato il check-in automatico, hai parlato del sito web e del CRM. Richiede un grande investimento, giusto? Parecchi programmatori, ecc… Ma, spiegami come si fa a dare priorità a un aspetto della tecnologia rispetto a un altro? Come ha funzionato tale processo?

Fred: Direi di sì, hai ragione, costa un sacco di soldi e abbiamo raccolto più di 10 milioni di dollari che abbiamo investito principalmente nella tecnologia. Abbiamo un team di 15 ingegneri che speriamo di incrementare a più di 30 entro la fine dell’anno, quindi abbastanza velocemente.

Le nostre priorità fin dall’ inizio le abbiamo stabilite sul fatto che abbiamo scoperto che c’erano problemi e situazioni che i nostri partner non erano in grado di risolvere. Per esempio, avevamo un fornitore per il nostro sito web e un fornitore per il nostro CRM, i quali non comunicavano bene con il nostro PMS. Quindi la configurazione non era ideale per il processo di integrazione, che è un momento incredibilmente delicato quando si sta tentando di ottenere una proprietà attraverso quella prima comunicazione in entrata o in uscita (per la quale si è probabilmente pagato un bel po’ di denaro!) e bisogna assicurarsi che si attivi.

Ci siamo resi conto che unendo l’intero processo di integrazione si sarebbe creata un’esperienza fluida: i proprietari sarebbero stati in grado di inserire le informazioni ottenere immediatamente una valutazione ricca di dati relativi ai guadagni della loro proprietà. Potrebbero poi presentarla e il gestore della proprietà potrebbe scrivere delle note, registrare le chiamate e seguire le operazioni. Dopodiché tutte queste informazioni vengono inserite direttamente nel PMS aggiungendovi tutte le particolarità raccolte durante il processo di vendita. Non c’è quindi alcun rischio di errore umano.

Così si ottiene questa esperienza davvero fluida, che è solo un esempio di qualcosa con cui abbiamo passato molto tempo a mettere a punto ed esplorare. Quindi, inizialmente, si trattava di difetti che riscontravamo. Ora abbiamo una tabella di marcia completa con una serie di cose diverse che funzionano sia per i partner residenziali che per i nostri gestori di proprietà. Abbiamo realizzato una metodologia modulare, quindi tutto funziona come un modulo nel nostro business e poi viene distribuito ad entrambi i gruppi di clienti a seconda della rilevanza. Ad esempio, il CRM di cui ho parlato viene utilizzato anche per gli agenti immobiliari.

Lavoriamo con una serie di importanti agenti immobiliari, tra cui “Savills”, “JLL” e altri, in modo che possano offrire affitti a breve termine ai loro proprietari.

Quindi supponiamo che un agente immobiliare metta in vendita la vostra casa e che rimanga sul mercato per dieci mesi. Potreste chiedere a questi agenti immobiliari di vendere la vostra casa, ma in realtà potrebbero anche monetizzare la stessa casa sugli affitti a breve termine, dato che sarà vuota per un periodo di tempo. Ma questo passo deve essere concepito in modo tale da consentire all’agente immobiliare di capire che è incorporato. Ci sono le commissioni, ci sono un sacco di back-end. Devono essere aggiornate dal gestore di proprietà per assicurare che sia tutto combinato in un’unica magnifica esperienza. Tu, in qualità di venditore immobiliare, penserai: ” È stato fantastico, ho venduto la mia casa e le commissioni del venditore sono state pagate da questa fantastica società di gestione di affitti a breve termine in collaborazione con Savills”, per esempio.

In fin dei conti, abbiamo effettivamente tre pilastri della nostra piattaforma. Il primo è la crescita, sviluppiamo l’ecosistema creando nuove unità immobiliari da zero e facendole crescere per i nostri partner locali. Poi abbiamo lo sviluppo, per cui la difficoltà della crescita in scala, sia che si tratti di automazione della loro attività, sia che si tratti di colmare le lacune, come i flussi di integrazione e via dicendo. E infine, l’ultimo pilastro è la distribuzione – è così importante andare oltre in termini di portata, clienti, occupazione, prezzi, ecc…

FRAMMENTAZIONE DEI CANALI E CANALI SEMI-OFFLINE
Vanessa: Esattamente dove volevo arrivare, al marketing. Quindi il vostro inventario passa attraverso un channel manager, giusto? Quindi come scegliete i canali con cui desiderate lavorare? Esiste una strategia dietro a tutto questo?

Fred: Vediamo che c’è una grande frammentazione degli utenti e molte innovazioni davvero interessanti. Quindi ci sono diversi player che stanno emergendo nell’ambito delle case vacanza aziendali a medio termine, e anche un certo posizionamento del marchio all’interno delle classiche case vacanza a breve termine. Diversi clienti sono interessati a svariati modi di pubblicizzare le loro unità immobiliarie su diverse piattaforme.

Quindi, loro sono i grandi e ovviamente è importante avere integrazioni compete con loro per capire veramente tutto, dal prezzo alla pianificazione dell’inventario e non solo. Ma pensiamo che ci sarà una crescente frammentazione dei canali e vogliamo essere presenti su quanti più canali possibile per aumentare la visibilità di ogni unità immobiliare.E stiamo anche lavorando su una serie di canali proprietari che passano attraverso la nostra rete.

Così, per esempio, le agenzie immobiliari, il settore multifamiliare, c’è tutto un mondo di canali semi-offline che offrono prenotazioni di grande qualità che stiamo integrando nel sistema di gestione dei canali. Per questo motivo lavoriamo con diversi channel manager, partner e piattaforme. Se qualcuno elabora un nuovo interessante punto di vista che sblocca qualche nuovo canale di ospiti, vorremmo che tutti i nostri partner ne traessero vantaggio.

Vanessa: Attualmente sto realizzando una nuova edizione del Who’s Who dedicata ai canali. Quindi sto selezionando tutti i canali che potrebbero avere un senso per i nostri clienti e sto raccogliendo tutti i canali che potrebbero essere di beneficio per i nostri clienti, e raccolgo tutte le informazioni in modo che non lo dobbiate fare voi. Ve lo manderò appena sarà pronto. A proposito, com’è il rapporto con Rentals United, siete soddisfatti?

Fred: Sì, siamo molto contenti, pensiamo che Rentals United abbia una posizione piuttosto unica in termini di accesso e spessore che offre attraverso una vasta gamma di canali. Quindi siamo clienti molto soddisfatti e non vediamo l’ora di continuare a lavorare con voi in futuro.

LEADER DI PENSIERO NELLA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI ABITATIVI
Vanessa: Dove sarete tra tre anni?
Fred: In questo momento stiamo creando teste di ponte in diverse località. Ma tra tre anni speriamo di essere in tutti i principali paesi del mondo. Siamo quindi un prodotto globale e possiamo vendere in tutto il mondo. Vogliamo essere il primo partner leader di mercato con gli operatori multifamiliari, PBSA (residenze per studenti ) e tutti questi diversi segmenti di clientela.

Vogliamo quindi essere una forza in termini di sblocco dell’inventario, ma anche per contribuire a promuovere le buone pratiche e la conformità in tutte queste zone. Siamo stati un leader di opinione significativo nel promuovere gli affitti a breve termine, piuttosto che essere qualcosa di marginale. Anche i comuni e il governo possono sentire che esiste un quadro di riferimento per la gestione di tutto ciò, che c’è un buon equilibrio nelle comunità tra alloggi a breve, medio e lungo termine e che si può essere una forza positiva, aumentando al tempo stesso i rendimenti e i beni delle persone. Vogliamo quindi contribuire a risolvere tutti i tipi di problemi abitativi, che sarebbe il nostro obiettivo principale.

CONSOLIDAMENTO PER ALCUNI E UN ANNO BINARIO PER ALTRI
Vanessa: Allora, cosa pensate che succederà al settore? Pensate che il settore degli alloggi multifamiliari si occuperà del processo di gestione delle proprietà di mamma e papà?

Fred: Non credo, credo che ci sarà una frammentazione. Penso che la bolla dei contratti di locazione ( se posso chiamarla così, anche se forse è un po’ controverso) continuerà a crescere anche l’anno prossimo. C’è chiaramente molto capitale in ballo e molta crescita. Pensiamo che ci siano potenzialmente dei punti interrogativi sulla sostenibilità del modello finanziario, ma senza dubbio crescerà.

Constatiamo che le proprietà multifamiliari, le agenzie immobiliari e probabilmente anche altri operatori residenziali e proprietari di case di vecchio stampo si stanno dirigendo verso questo settore, perché penso che sia un modo davvero interessante di rinnovarsi. Piattaforme come la nostra cominciano a renderlo fattibile e possibile.
Penso che gestiranno progetti più grandi autonomamente e che cominceranno a gestire gli appartamenti serviti nel raggio di pochi isolati. In determinate circostanze, questo è particolarmente attraente e significa che possono farlo con il loro marchio. Inoltre, penso che ci sia spazio a sufficienza anche per gli operatori di piccole, medie e grandi dimensioni.

Credo che l’anno prossimo ci sarà un bel po’ di consolidamento. Abbiamo già visto la prima ondata, ma credo che si tratterà di due episodi. Penso che ci saranno i più produttivi e ben gestiti che avvieranno una sorta di circolo virtuoso dove cominceranno a comprare altre aziende ben gestite e che funzionano altrettanto bene. E purtroppo, penso che ci saranno alcuni operatori poco produttivi relativamente grandi che potrebbero essere colti di sorpresa se la regolamentazione diventasse più severa o se succedesse qualacosa come l’esaurimento del mercato dei finanziamenti . Pensoo che potrebbe essere un anno binario per questi scale-up, ma comunque interessante.

Un’ altra cosa che ritengo interessante è la regolamentazione. Poiché Airbnb si avvicina all’ OPA, penso che ci saranno dei grossi affari in tutto il mondo che avranno ripercussioni importanti dato che vogliono legittimarsi in diverse città. Questo potrebbe indurre alcune persone a seguire questa stessa linea di condotta. Penso che la gente debba essere veramente al di sopra di tutto questo e fare attenzione a non costruire le proprie aziende sulla sabbia. È fondamentale essere dalla parte giusta della regolamentazione e sviluppare modelli di business sostenibili.

Vanessa: Grazie mille, è stato un piacere parlare con te. Ho imparato molto sul mondo degli immobili multifamiliari.
Fred: Fantastico. Grazie mille.

 

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